Se Son Rose Fioriranno - Scuola di Arte & Mestieri


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Ricamo

Mani d'Oro

IL RICAMO


STORIA

Il ricamo è senz'altro una delle più antiche attività, sebbene i suoi prodotti non siano giunti ai nostri tempi. Ci sono dei frammenti di ricami risalenti all'antico Egitto, ma è probabile che quest'arte abbia avuto origine in Cina, da dove si propagò nel resto del mondo. In Europa se ne hanno le prime testimonianze solo nel primo Medioevo.
Nell'arte popolare le tecniche venivano tramandate nel tempo con graduale perdita di originalità e con l'acquisizione di connotati locali, ma i manufatti, creati per oggetti di uso quotidiano, soccombevano al logorio del tempo, per cui oggi non rimane traccia della loro esistenza. Perciò non possiamo stabilire esattamente se il ricamo sia una tradizione popolare risalente a tempi remoti, o se invece si sia sviluppato con l'estensione di una moda inizialmente riservata al ceto più abbiente che poteva permettersi sia la spesa per i materiali sia il tempo necessario per l'esecuzione. Si sono salvati infatti solo alcuni eleganti ricami bizantini che certo non si possono definire di arte popolare, sia per la preziosità dei materiali impiegati, sia per l'uso che se ne faceva, prevalentemente cerimoniale. Possiamo comunque ipotizzare che, come la pittura, anche il ricamo abbia una base storica popolare molto antica.
In Italia, il ricamo nasce come una delle espressioni della cultura. Non a caso la prima scuola di ricamo ha sede a e risale ai primi anni del secondo millennio. È soltanto nel XII secolo però che l'attività dilaga in tutta Europa. Risalgono ai secoli XIII e XIV secolo i più monumentali lavori di ricamo conosciuti, cioè l'arazzeria francese, inglese, tedesca e, in misura minore, italiana - da non confondere con l'arazzo vero e proprio che è una tecnica artistica di tessitura. Intanto la scuola italiana, distaccatasi dal gusto orientaleggiante iniziale, pone il centro dell'attività a Firenze e crea dei veri capolavori in tecniche diverse dall'arazzo.
A Firenze fu attivo Raffaellino del Garbo, mentre la bottega con più commesse fu quella delle Murate in via Ghibellina, che forniva i paramenti ecclesiastici per le maggiori occasioni solenni. La maggior commessa quattrocentesca fu quella per il Battistero, tra il e il 1480. Vennerono ricamati piviali, dalmatiche e pianete su cui veniva riportata in 26 scene la vita di san Giovanni Battista, realizzate da Paolo da Verona, , Piero da Venezia e altre su disegni di Antonio Pollaiuolo. Nel 1477 circa venne realizzato da Francesco Malocchi il paliotto offerto ad Assisi da Sisto IV con figure di Antonio Pollaiuolo. Alla metà del secolo, Filippo Maria Visconti chiamò alla sua corte un artista fiorentino a dirigere i laboratori e molti veneziani a lavorare presso di lui, per cui lo stile fiorentino e quello veneziano si incontrarono in decorazioni arabescate di gusto orientaleggiante. Ne sono esempi il paliotto di Varese del 1491 e quello di Santa Maria delle Grazie.
Si sviluppa anche il ricamo in bianco e quello a fili contati che darà poi origine al merletto classico ed al merletto a filet.
Oggi, l'arte del ricamo è praticamente scomparsa, lasciando l'interesse a livello di hobby. Un artista italiano, Francesco Vezzoli, vincitore della Quadriennale di Roma e della Biennale di Venezia,si è segnalato per l'utilizzo di ricami (ad esempio lacrime) su foto o ritratti.

Principali tecniche di ricamo

Il ricamo si esegue con lana, o altro filato naturale, artificiale o sintetico di vario spessore; di solito il filato più sottile e robusto viene impiegato per le sfilature (orlo a giorno, gigliuccio...) e quello più grosso per gli altri tipi di ricamo.
Le tecniche del ricamo si possono grosso modo dividere in tre categorie:
Ricamo su disegno: colorato, In bianco
Ricamo contato: colorato, a giorno, riporto
Ricamo riferito: ad arazzo, prezioso


Ricamo su disegno

Il ricamo su disegno è la tecnica più vecchia e più usata da tutti i popoli; la categoria può essere infatti suddivisa anche per area di appartenenza. La fase preparatoria prevede il disegno o (a matita o ricalcato) del motivo sulla stoffa, dopodiché il tratteggio viene ricoperto con filati di vario colore.
Al posto degli orli si esegue spesso la prilletta, cioè si arrotola un piccolo lembo di tessuto e intanto si cuce facendolo rimanere tondo e bombatino, aiutandosi con le dita inumidite da una spugnetta.
Alcuni dei punti più usati: Erba, Pieno, Catenella, Broccatello, Nodini, Corallo, Filza, Margherita, , Palestina, Raso, .
Se non è previsto l'uso di filati colorati, parliamo di ricamo in bianco, Inizialmente si definiva così qualsiasi ricamo eseguito con filo bianco su materiale di colore bianco. Dopo l'avvento di colorazioni industriali che garantiscono i colori sia delle stoffe che dei filati, il termine intende ricami eseguiti con filato di un solo colore su sfondo uniforme. Viene usato per vestiti e biancheria personale e biancheria della casa. Rimane comunque una delle forme più raffinate del ricamo e solitamente riconosciuta come arte. Vengono usati i punti Smerlo, Madera, , Rinascimento e altri.


Ricamo contato

Il ricamo contato prevede l'uso di stoffe a trama abbastanza larga ed omogenea da poterne contare i fili di tessitura, in modo da permettere l'esecuzione di ricami dai punti assolutamente omogenei per grandezza. Il disegno non viene riportato sul materiale, ma si effettua ricamando direttamente, dopo aver contato i punti necessari per coprire un dato numero di fili. Ad esempio: prima si decide quanti fili usare per ogni punto, poi si contano i fili che compongono alcuni centimetri di tessuto per capire quanti punti per centimetro sono necessari. In base a ciò si definisce il punto di inizio del lavoro (solitamente in un angolo o al centro esatto del canovaccio) e si da avvio al ricamo stesso. Nel ricamo colorato alle volte si usa ricamare innanzitutto uno dei colori principali, ad esempio il verde in una composizione di fiori, e poi aggiungere gli altri colori di minor impiego, ma non è una regola. I principali punti di questa categoria sono: Punto antico, Croce, Mezza croce, Assisi, Scritto, Piatto, Hardanger.
Nella tecnica "a giorno" bisogna sfilare dalla stoffa due o più fili contigui in modo da ottenere una riga di solo ordito, la quale viene poi rifinita con piccoli punti lungo i bordi. Un'evoluzione di questa tecnica è l'inserimento di piccoli rettangoli che vengono fissati tutt'intorno sulla tela sottostante con gli stessi piccoli punti che bordano le righe di solo ordito. Questi inserti sono solitamente solo ritagli di tessuto colorato, ma possono essere a loro volta ricamati o sono addirittura dei piccoli capolavori in pizzo. Si possono elencare Ajour semplice, Ajour multiplo, Punto quadro, Gigliuccio, Rodi, Riporto.
In queste due categorie solitamente i disegni sono di dimensioni limitate ed è il ricamatore che decide la loro disposizione e la ripetizione dei vari motivi sulla stoffa. Il disegno cioè viene adattato all'uso che se ne vuol fare. Tra i vari motivi sono sempre visibili spazi più o meno estesi di tessuto. Esistono in commercio schemi per questo tipo di ricami.



Ricamo riferito

Nel ricamo ad arazzo invece il disegno si presenta finito e difficilmente modificabile, in quanto si tratta della copertura totale di una data superficie. Questi disegni vengono chiamati "cartoni" in quanto effettivamente tracciati su supporti che permettano il loro uso prolungato. Bisogna infatti considerare che il ricamatore cuce la tela disegnando e colorando le figure come le osserva dal cartone che tiene accanto. Ecco perché parliamo di ricamo riferito. Questo lavoro è considerato una forma di espressione artistica e spesso viene firmato. Quando non riproduce un disegno libero, ma è una ripetizione di motivi geometrici, parliamo di ricamo a tappezzeria. Di solito vengono usati i punti: Punto Antico, Gobelin, Mezzo punto, Punto croce.
Fanno parte del ricamo riferito anche i lavori che, pur rientrando come disegno nelle prime due categorie, non possono venir trasposti a matita a causa del materiale particolare che si vuole usare. Ad esempio per il ricamo su velluto o su seta esistono delle tecniche particolari di riporto del tracciato, ma quasi sempre si preferisce lavorare direttamente con l'ago, senza previo disegno su stoffa, con il solo riferimento visivo al dipinto originale che può ridursi a mero suggerimento. Lo stesso succedeva con i ricami in oro, essendo il filato molto difficile da gestire e tanto prezioso da non poter certo venir sprecato. Oggi che i fili dorati sono appunto solo filati appena un po' più rigidi degli altri, la tecnica usata è quella del ricamo su disegno.


Le stoffe

Poiché il punto croce si può realizzare su ogni tipo di stoffa, ciò che conta è la regolarità dei punti.
Per esempio c’è il punto croce ricamato su stoffe normali che può essere decalcato o ricamato con l’aiuto di una leggera
tela – guida; infine quello, come nei tempi antichi, su stoffa a fili contati; ultimamente però è di moda la tela aida che semplifica molto il lavoro.

Cercherò di dare una piccola spiegazione di ogni tipo di stoffa.

STOFFA NORMALE

1. Decalcato

Anche oggi è possibile acquistare centri o tovaglie con le crocette colorate già disegnate su cotone o lino. Sembra più facile.

2. Con la tela Aida

E’ certamente la più conosciuta perché semplifica il lavoro perché ha già i quadretti predisposti.Va bene soprattutto per iniziare , ed è simpatica per i lavori dei bambini.


Ne esistono vari tipi che si differenziano per:


qualità della stoffa
. Come tutte le stoffe può avere consistenza diversa e quindi prezzo diverso. Attenzione soprattutto alle più economiche: possono avere i quadretti che in realtà sono rettangoli per cui il lavoro risulterà deformato (notare la differenza nelle figure);

numero di quadretti contenuti in 10 cm
La più usata è la aida 42 ma si può arrivare anche alla aida 70 per le più esperte o le miniature;

Formati.
Non esiste solo la stoffa a metraggio ma tutta una serie di bordi di vari tipi e qualità . Addirittura da poco tempo sono commercializzati molti prodotti con inserti

Colori.
Dalla Germania arrivano tele colorate nelle tinte più classiche.


Tecniche di ricamo sulle stoffe ....

  • STOFFA NORMALE - COTONE

a) DECALCATO.
Qualche rivista prepara i decalcabili da riportare ma è abbastanza facile reperire la stoffa completa anche di schema e spiegazioni. E' meglio usare il telaio e la stoffa va ben stirata. Particolare attenzione a non tirare troppo il filo. Le crocette colorate aiutano, ma di solito i disegni sono molto semplici e piuttosto grandi. Attenzione ai passaggi perché si potrebbe vedere più facilmente il filo: queste stoffe sono quasi sempre sottili.
b) con TELA - GUIDA.
Anche questa tecnica consente di realizzare qualsiasi disegno su qualsiasi stoffa. Non mi risulta che sia una tecnica alla portata di tutti, richiede molta concentrazione per vedere subito l'errore e un ottima manualità. Oltre al cencio della nonna si può usare la stessa tela aida. Anche questa va poi tolta filo per filo. Non è facile neanche dosare la tensione. Lavorare con due stoffe sovrapposte non fa capire quanto tirare il filo e alla fine del lavoro si potrebbe scoprire di aver esagerato. Per tentare di ovviare all'inconveniente è bene fare molte prove prima.


  • STOFFA A FILI CONTATI.

Più impegnativa ma di sicuro successo grazie all'effetto tappezzeria e soprattutto molto più resistente. Lascia più libertà per collocare il disegno. Ho notato che qualche punto di guida con un filo colorato aiuta a muovere i "primi passi".problema principale è proprio questo, ma fatti i primi punti il resto va da sé. è facoltativo il telaio. In realtà posso aggiungere che ogni materiale può ospitare il punto croce se ha trama regolare .. la juta, le borse di paglia, perfino !


  • TELA AIDA

Va scelta bene in base al lavoro da fare. Se colorata attenzione alle sfumature del filo da ricamo. Selezionare anche il filo in base al numero dei quadretti: di solito si usa il mouliné a due o tre fili, ma si può usare il perlé o addirittura un cotone da uncinetto .


  • MAGLIA

In realtà il punto croce si può ricamare su maglia considerando un punto- maglia come un quadretto. Ma gli stessi schemi del punto croce qualche volta non sono adatti per ricamare con il punto maglia.


  • MATERIALI VARI

Sono disponibili in merceria oggetti che possono "ospitare" il punto croce perché contenuto (es. orologi da tavola e da parete, vassoi…) o ricamato su speciali supporti

( tele di plastica per bicchiere da bambino, portatovagliolo…).


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